Ripristino dei vecchi confini tra Palagianello e Palagiano
relazione dell'Ing. Vito Luisi datata 8 ottobre 1907
IL FENOMENO DELLE USURPAZIONI O DELLA
OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA DEL DEMANIO
CIVICO
Dagli atti di quattro verifiche demaniali e sulla base
della documentazione rintracciata negli Archivi Statali e Comunali, è emerso
che le usurpazioni e l’occupazione
illegittima del demanio
civico di Palagianello si sia
sviluppato su più fronti,
usurpazioni al momento del distacco da Palagiano
Nel 1907,
in sede di preparazione degli atti per il distacco da Palagiano venne consumato
un ulteriore abuso ai danni del demanio di Palagianello, poiché l’ing.
Luisi, incaricato di delimitare il territorio fra i due
Comuni, modificando gli antichi confini, fece ricadere in territorio di Palagiano parte del
Demanio Parco del Casale, in corrispondenza del demanio San felice di
Palagiano e la
fontana Trovara.
Il nostro assunto trova puntuale riscontro in tre
verifiche demaniali eseguite la prima tra il 1911 ed il 1919, ovverosia nella
immediatezza dei fatti; la seconda nel 1928 e la terza nel 1957.
Nel verbale di verifica redatto in data 14 febbraio 1914
dall’agente demaniale cav. Nicola Geofilo e dal perito
demaniale geom. Raffaele Sabato è riportato
che:
“La particella 14 costituisce l’antica
fontana Trovara con la sua dote, la quale non trovasi più in
territorio di Palagianello, bensì in quello di Palagiano per erroneo accantonamento fatto nel distacco dei due territori, quando il Comune di
Palagianello divenne autonomo”.
Nella relazione suppletiva presentata dall’ing. Luigi
Galeone, incaricato della verifica demaniale, in data 9
luglio 1929 e riferito che:
“La Fontana Trovara nella perizia
dell’11 aprile1811, fu dichiarata promiscua fra il Comune di Palagiano e l’aggregato Palagianello, pur facendo parte del territorio di Palagianello (come chiaramente risulta
dalla mappa 11 aprile 1811)…con atto di transazione omologato con ordinanza 31
maggio 1812 la Fontana fu dichiarata comune ai due citati Comuni…staccatosi
l’aggregato Comune di Palagianello da quello di Palagiano e procedutosi alla
delimitazione dei rispettivi territori in base alla planimetria del 9 ottobre
1907, approvata dal Prefetto di Lecce in data 17 dicembre 1907 e ratificata dalla
Giunta Comunale di Palagiano in data 17 gennaio 1908, detta fontana venne a trovarsi
nel territorio di Palagiano, pur facendo parte dei demani di Palagianello,
poiché la linea di demarcazione tra i predetti territori invece di seguire
l’antico confine dei demani fu spostata, proprio nella località, più ad ovest
in modo da escludere dal territorio di Palagianello detta Fontana e poco
terreno adiacente.
Infatti nè
promiscuità né comunità fu possibile per i cittadini dei due Comuni perché fin dal 1824 la fontana risulta in possesso
del sig. Vito Sinisi di Palagiano([1]) ,ne valsero
le agitazioni popolari, deliberazioni del Consiglio Comunale di Palagiano, e persino una lite giudiziaria lasciata poi cadere, a far modificare la
situazione. Al tempo della verifica Sabato-Geofilo, permaneva
il predetto stato di cose, ed il possessore del tempo Dott. Luigi Sinfisi nel
verbale redatto in data 9 agosto 1913 contestava la demanialità della fontana
sostenendone il suo legittimo possesso riservandosi di produrre i relativi
documenti([2]).
Il
sottoscritto riprese la pratica e convintosi dall’esame dei documenti e dalle
notizie di cui alla relazione dei sopradetti periti in data 13 febbraio 1914
che la fontana effettivamente fosse stata usurpata a suo tempo…nessun dubbio
può aversi sulla illegittimità di detto possesso. La Fontana è precisamente
segnata con un piccolo rettangolo nero e la scritta Fontana Trovara…nella mappa
del 1811…stante così le cose nessun dubbio il che comporterebbe la reintegra di una congrua zona di terreno…”.
Infine, il perito demaniale Dr, Augusto Alemanno,
nella sua relazione presentata a conclusione dei lavori di verifica dei demani
di Palagianello in data 6
maggio 1957, conferma che:
“..Un tempo il demanio
Conocchiella era estesissimo e comprendeva tutta la zona
attuale, l’altra ceduta dal barone di
Palagianello al feudatario di Palagiano…inoltre,
come fu rilevato nella relazione della sistemazione dei demani del finitimo
Comune di Palagiano, dal
comprensorio di Conocchiella furono distaccate otto Carra che il barone di
Palagianello cedè al barone di Palagiano in cambio di alcuni diritti e rendite
che quest’ultimo vantava nel territorio di Palagianello…una porzione del demanio Parco
del Casale fu, però, attribuita al Comune di Palagiano
all’epoca della separazione dell’aggregato Palagianello, ma come rilevammo nel parallelo lavoro dei
demani di Palagiano, la superficie relativa fu assorbita dal demanio S. Felice e gli arbitrari occupatori furono
inclusi nello stato di Palagiano..L’altra riduzione sia pure di qualche ettaro
subì il demanio Titolato all’epoca del distacco dell’aggregato Palagianello da quello di
Palagiano con delimitazione dei rispettivi territori in base alla planimetria
del 9 ottobre 1907, approvata dal Prefetto di Lecce in data 17 dicembre 1907 e ratificata dalla
Giunta Comunale di Palagiano in data 17 gennaio 1908.
Con i
predetti atti la linea di demarcazione fra i predetti territori comunali,
invece di seguire l’antico confine dei demani, fu spostata più ad ovest, e
questa circostanza fu da noi ricordata nella relazione dei demani di Palagiano…ed infatti
se aggiungiano a questa superficie la parte del demanio Parco del Casale che nell’anno 1907 fu aggregata al demanio S.
Felice di Palagiano (come abbiamo rilevato nella parte generale) ci avviciniamo
quasi esattamente alla superfiche indicata nella perizia del 1811…”
Oggi della Fontana Trovara non v’è traccia, giacché
dagli illegittimi possessori è stata
eliminata dalla faccia della terra. Resta, quindi, soltano la corte di terreno circostante([3]).
[1] - Vito Sinisi nel 1811
era Sindaco di Palagiano e aggregato
Palagianello. Molti suoi discendenti si sono alternati sia nella carica
di sindaco, sia in quelle di Assessore e Consigliere comunale.
[2] - Documenti mai prodotti perché inesistenti.
[3] - La notizia è stata
ripresa da “Tasselli di storia
palagianese” di AA.VV.- Manduria
s.d. (1989)? –Tiemme- pag. 52.
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